Torre di Cortemilia

L'America spreca un terzo del cibo che acquista

Il dato inquietante che vi riportiamo oggi deriva da un’analisi di Gennaio 2019 della PennState, università di ricerca pubblica della Pennsylvania.

I nuclei familiari Americani sprecano, in media, un terzo del cibo che acquistano, secondo le analisi economiche che calcolano questo spreco in un totale di 240 miliardi di dollari l’anno. Questa somma, divista per 128,6 milioni di cittadini USA, equivale a uno spreco di 1.866$ annui per famiglia.

“Sono risultati consistenti con gli studi precedenti, purtroppo” conferma il professore di agroeconomia Edward Kaenicke “dove avevamo già rilevato uno spreco del 30/40%. Questa nuova analisi ha potuto condurre la percentuale su dati più precisi e riguardanti, in particolare, le singole famiglie“.

È particolarmente grave, perché lo spreco ovviamente ripercorre tutta la catena economica ed ecologica: non è solo il cibo che non viene consumato, ma vanno sprecati anche la terra, l’energia, l’acqua e il lavoro necessari in primis alla produzione.

Lo studio ha preso in esame diversi dati, inclusi quelli geografici e demografici per delimitare al meglio i risultati.
È stato apprezzato, ad esempio, che le famiglie con un maggior reddito hanno sprechi più alti, mentre i nuclei più numerosi tendono a utilizzare quasi tutto il cibo acquistato.

Anche le dimensioni del packaging entrano in gioco, ma qui si apre un’altra lotta, quella tra il potenziale spreco di confezioni più grandi e tra l’utilizzo di più materiale (quasi sempre plastica) per realizzare packaging più piccoli.

Come al solito, non esiste una sola spiegazione e un’unica soluzione.

Quello che noi possiamo suggerirvi è sempre il nostro manta: consumate locale, prediligete le produzioni che derivano da aziende dedite alla filosofia della filiera corta e degli allevamenti etici.

FONTE: ScienceDaily.

 

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