Torre di Cortemilia

Gli animali da fattoria possono migliorare il sistema immunitario

Entrare a contatto con una più ampia varietà di batteri ambientali già in tenera età potrebbe aiutare a sviluppare un sistema immunitario più solido.
Non è un desueto consiglio della nonna, ma uno studio portato avanti da un team di ricerca della Ohio State University.

La correlazione è stata trovata nelle comunità Amish, ancora strettamente legate a una vita fortemente rurale, i cui bambini presentano una pletora di batteri intestinali benefici più ampia rispetto ai bambini di famiglie urbane.
Lo studio è stato pubblicato a Luglio 2019 nel journal scientifico Frontiers in Immunology.

La premessa dello studio, conferma il co-direttore della ricerca Zhongtang Yu, è che “un buon igiene è fondamentale per una crescita corretta, ma, dal punto di vista immunologico, un ambiente completamente sanificato ci priva della possibilità di educare il nostro sistema immunitario con una più ampia varietà di micro organismi“.

Il test ha analizzato la coltura batterica nelle feci di 5 bambini Amish e 5 bambini “urbani” dai 6 ai 12 mesi di età, tutti e 10 in perfette condizioni di salute.
La differenza è sostanziale: i bambini Amish presentano un bioma interno molto più ricco, in particolare di batteri intestinali benefici.

Questo è dovuto a una frequente esposizione agli animali da fattoria ai quali i bambini Amish sono sottoposti, e a uno stile di vita generalmente meno asettico rispetto all’americano medio.

Può questa caratteristica portare a uno sviluppo immunitario più forte e resistente?
Analisi precedenti hanno già stabilito una connessione diretta tra la vita rurale e la più bassa incidenza di condizioni come allergie e asma.
Questo studio si collega direttamente una teoria scientifica chiamata “hygene hypotesis”, che analizza come l’abuso di ausili come saponi antibatterici e prodotti chimici per la pulizia profonda nella società moderna abbiano portato ad un aumento di malattie autoimmuni e forme di allergia.

Per trovare più conferme nel loro studio, il gruppo della Ohio State University ha trapiantato i batteri trovati nei 10 bambini campione nell’intestino di maialini appena nati.
I risultati non sono tardati: i maialini a cui erano stati impiantati i batteri dei bambini Amish hanno avuto un più robusto sviluppo di cellule immunitarie, quali linfoidi e mieloidi.

“È un passo importante” afferma Renukaradhya Gourapura, co-direttore del gruppo di ricerca, “in quanto i maiali condividono un’ampissima porzione di DNA con l’uomo. Se i precedenti test sui topi da laboratorio erano stati soddisfacenti, quelli sui maiali aprono le porte a uno studio molto più fertile”.

FONTI: Ohio State University, ScienceDaily.

 

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